[:it]Stop all’aumento dell’IVA per il 2018[:]

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Tutte le novità contenute nella nuova Legge di Bilancio

I consumatori possono tirare un sospiro di sollievo: per il prossimo anno saranno al sicuro dall’aumento dell’IVA. Ma importanti novità attendono il nostro Paese a partire dal 2019, quando l’IVA potrebbe passare rispettivamente dal 22 al 25% e dal 10 al 13%.

Da quando l’allora Governo Berlusconi introdusse le clausole di salvaguardia, il rischio di un aumento dell’IVA si fa sempre più reale ogni anno. Tali clausole, infatti,  prevedono l’aumento automatico dell’IVA come misura di riserva per salvaguardare i conti pubblici nel caso in cui i tagli alla spesa pubblica e gli aumenti delle entrate non dovessero essere sufficienti a soddisfare gli obiettivi prefissati dall’Italia con l’UE.

La Legge di Bilancio 2018, con l’obiettivo di “proseguire il percorso di crescita e stabilizzazione finanziaria del nostro paese” (P.Gentiloni), ha comunque sterelizzato le clausole di salvaguardia congelando l’Iva al 22% e al 10 % per tutto il prossimo anno.

Il problema IVA, però, è stato semplicemente spostato avanti di un anno. La stessa Legge di Bilancio, infatti, dispone un progressivo aumento dell’IVA a partire dal Gennaio 2019 con aliquote che lieviteranno sempre di più fino al 2021, quando diventeranno rispettivamente del 25 % e del 13 %.

Tale rischio sarà evitato solo se il nostro Paese riuscirà a reperire, attraverso tagli di spesa e aumenti di entrata, 12,5 miliardi di euro nel 2019 e 19,2 miliardi di euro nel 2020.

QUALI  GLI EFFETTI PER I CONTRIBUENTI?

L’IVA, e un suo possibile aumento, riguarda ciascun cittadino molto più di quanto egli se ne renda conto. In ogni gesto quotidiano, dal caffè al mattino, al pieno di benzina per andare a lavoro, alla spesa al supermercato la sera, gli italiani vestono i panni del contribuente: ogni spesa per beni e servizi ingloba anche una quota di IVA che regolarmente viene pagata allo Stato.

I reali destinatari di tale imposta sono i consumatori, che acquistano beni e servizi gravati dall’IVA senza poterla detrarre.

Ecco alcuni dei beni e servizi che potrebbero essere colpiti da rincaro nei prossimi anni:

  • IVA al 22% : gioielli, viaggi, trattamenti estetici. Ma anche abbigliamento, prodotti per l’igiene personale, caffè, bevande gassate e perfino acqua minerale.
  • IVA al 10 %: carne, pesce, uova, zucchero, frutta, legna da ardere, metano, energia elettrica per uso domestico.

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