[:it]Digital Radio: quando la radio si sente meglio.[:]
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La Norvegia manda in pensione le FM.
La Norvegia spegne per sempre le trasmissioni FM e si aggiudica il primato mondiale dell’innovazione radiofonica. D’ora in poi si trasmette in Digital Radio.
Se quella della Digital Radio vi suona come l’ultima trovata tecnologica del sistema radiofonico mondiale, vi sbagliate. Vi sorprenderà scoprire che il sistema Dab (Digital Audio Broadcasting), diffusosi col nome di Digital Radio, è tutt’altro che nuovo. Nasce infatti come un progetto europeo negli anni ’80 e i primi canali furono lanciati più di 20 anni fa, nel 1995. Pioniera della tecnologia era stata, ancora una volta, la Norvegia, un Paese che ha puntato fin da subito nel progetto e che ha visto coronarsi, al termine del 2017 il suo sogno radiofonico. Ad inaugurare lo switch off è stata, lo scorso 11 gennaio, la contea del Nordland, seguita da tutte le altre aree del Pese nei mesi successivi. Con le Isole Salvbard, nell’Artico, si è conclusa un’era.
Ma cosa cambia rispetto alla radio tradizionale? Sostanzialmente una migliore qualità audio. Dimenticate gli effetti fastidiosi delle interferenze e immaginate un suono pulito, di alta qualità, che non vi abbandona durante i vostri viaggi né durante le interminabili ore nel traffico. E se questo non vi basta, pensate ad una radio dotata di contenuti aggiuntivi, multimediale, interattiva, ma al tempo stesso con una maggiore semplicità di utilizzo, senza la necessità di dover ricordare le frequenze delle vostre stazioni preferite e che ha anche più canali. È un processo d’evoluzione naturale che abbiamo vissuto anche col passaggio al digitale terrestre per i canali TV. La Norvegia ha solo concluso per prima questa fase di transizione, non senza dubbi e lamentele. Le critiche riguardano soprattutto incidenti tecnici, la copertura del territorio considerata insufficiente e, non per ultimo, i costi associati alla nuova tecnologia. Per poter accedere alle nuove trasmissioni radio gli ascoltatori che non sono dotati di strumenti tecnologicamente adeguati dovranno acquistare decoder o nuove radio, con una spesa che oscilla tra le 100 e le 200 euro. Al momento solo la metà degli automobilisti norvegesi può ascoltare le nuove trasmissioni e questo ha inciso molto sugli ascolti. I dati parlano di un calo degli ascoltatori che è arrivato fino al 21%. Un taglio doloroso ma necessario se si vuole perseguire la via dell’innovazione.
E in Italia? Già da un po’ si sentono spot radiofonici che pubblicizzano la Digital Radio. Chi ha un’auto di ultima generazione può già ascoltarla, visto che le radio più diffuse trasmettono già col sistema Dab, benché il segnale non copra ancora tutto lo Stivale. Tutti gli altri potranno decidere se adeguarsi a questo mondo in continuo cambiamento o tenersi stretta, fino a quando sarà possibile, la buona e vecchia radio FM, accontentandosi forse del suo suono un po’ vintage, della qualità non più adeguata per gli standard di oggi, ma con la certezza di avere praticamente ovunque una “voce amica” che gli tenga compagnia.[:]