Donne e gestione del patrimonio finanziario

Molte preferiscono delegare

Il 43% della ricchezza globale è in mano alle donne, molte però sottovalutano le loro capacità di gestione finanziaria e delegano al partner le pianificazioni di lungo termine.

Quale rapporto hanno le donne con il loro patrimonio? Hanno un ruolo attivo nelle decisioni finanziarie che le riguardano? Questo l’oggetto di una recente indagine realizzata di UBS, che ha intervistato circa 3700 donne sposate, divorziate e vedove, in Brasile, Germania, Hong Kong, Italia, Messico, Singapore, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.

Le risposte sono sorprendenti.

L’idea molto diffusa secondo cui le donne delegano al loro partner la responsabilità della gestione del loro patrimonio finanziario, è spesso un luogo comune.

L’80% delle donne intervistate a livello globale, mostra un ruolo attivo in alcune decisioni finanziarie della famiglia, soprattutto in quelle di breve termine, come le spese di quotidiana amministrazione e la gestione del budget famigliare. Diverso il quadro per le decisioni finanziarie che guardano lontano: quasi il 60% delle donne dichiara di non occuparsi di aspetti quali investimenti, assicurazioni, fondi pensione e altre decisioni di pianificazione a lungo termine.

Perché così tante donne si concentrano sul presente, ma trascurano il futuro?

Negli Stati Uniti e Singapore le donne delegano le decisioni finanziarie di lungo termine perché credono che i loro partner ne sappiano di più. In Italia e in Brasile, le donne intervistate affermano di avere responsabilità più urgenti. In Svizzera e in Germania, riconoscono che i loro partner non le hanno mai incoraggiate in tal senso.

Eppure, il 43% della popolazione globale che ha un alto patrimonio netto è costituito da donne. Donne che, però, spesso sottovalutano le loro capacità di gestione finanziaria, lasciando che sia qualcun altro ad occuparsi del loro patrimonio, specie se si tratta di pianificazioni a lungo termine.

Anche in Italia la situazione non è diversa. Nonostante le donne sposate italiane riconoscano l’importanza di prestare attenzione alle necessità finanziarie di lungo periodo, il loro interesse si concentra prevalentemente sul breve termine. Le loro responsabilità ruotano attorno al finanziamento degli studi dei figli (91%), ai conti di casa (90%), alle spese giornaliere (89%). Quando ci si sofferma sull’analisi delle decisioni finanziarie di lungo periodo, la percentuale scende drasticamente, con il 52% delle donne italiane che affida tali decisioni al compagno. Le motivazioni di questo atteggiamento sono diverse, ma quella principale è che preferiscono focalizzare la loro attenzione altrove, spesso nel rispetto dei tradizionali “ruoli di genere”. Quasi tre quarti delle donne sposate (73%) pensano che sia necessario un alto livello di conoscenza per prendere buone decisioni di investimento. Molte, se si trovano improvvisamente sole, preferiscono chiedere supporto e consulenza finanziaria a professionisti, piuttosto che ad amici o parenti.

Questo il consiglio di UBS: “comprendere la propria situazione finanziaria in ogni fase della propria vita è fondamentale per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che ogni periodo ci riserva. Faccia già oggi il primo passo per riprendere controllo sul suo benessere finanziario”.