Non solo vino. Spritz Economy in forte crescita

Un giro d’affari da 4,3 miliardi di euro

Il Re del fuori casa si fa strada in tutta la Penisola ed è sempre più apprezzato anche all’Estero.

Passionale come l’amore, tradizionale come il pranzo della domenica, popolare come il calcio. Il vino per gli italiani è molto più di un asset del Made in Italy: è un collante tra generazioni che coinvolge quasi 9 cittadini su 10 in tutto lo Stivale. Tanto che, stando ai dati del nuovo Osservatorio Wine & Spirits pubblicati da Federvini, il mercato interno dei vini conta un giro d’affari di ben 14,3 miliardi di euro.

Accanto all’Italia che ama il vino, c’è un’altra Italia, quella degli aperitivi. È un’economia in forte crescita, che nello scorso anno è riuscita a fatturare 4,3 miliardi di euro.

Lo spritz, Re del fuori casa e dell’aperitivo, si è fatto spazio in tutta la Penisola. Secondo l’indagine, il 51% degli intervistati, di età compresa tra i 18 e i 73 anni, ha dichiarato di aver bevuto Spritz almeno una volta nell’ultimo anno. Tra gli amanti dello Spritz, il 27% è donna e il 29% ha tra i 18 e i 38 anni. La Spritz economy cola in particolare in Lombardia e Veneto, dove il consumo di spritz si attesta attorno al 40% nel fuori casa.

All’interno del nostro Paese il grosso dei consumi è ancora legato al dopo pasto: l’82% di chi acquista un liquore (che sia al supermercato oppure al bar) lo fa per consumare un amaro, mentre solo il 10% associa questi alcolici all’aperitivo.

È un mondo variegato, quello dei cosiddetti spirits: comprende le grappe, i distillati come il gin o il rum, e tutti i liquori. Ed è un mondo in movimento, soprattutto sul fronte dell’export: “negli ultimi anni siamo cresciuti molto soprattutto nell’esportazione di liquori per gli aperitivi. Come l’Aperol, o il vermouth”, spiega Sandro Boscaini. “In percentuale, siamo cresciuti addirittura più della Francia”.

Tutto merito dei Millennials: dall’Europa agli Stati Uniti sono i giovani, con i loro happy hour, a decretare il successo dei cocktail Made in Italy.

L’export di aperitivi Made in Italy nel mondo, comunque, ammonta solo a 970 milioni di euro, sei volte meno di quello del vino. Nella classifica dei maggiori esportatori al mondo di liquori siamo soltanto ottavi, ma le nostre esportazioni di distillati e liquori sono in aumento: negli ultimi dieci anni, in media, sono cresciute del 7,4% all’anno.