La parola del mese: CRIPTOVALUTA
L’etimologia della parola ha molto da raccontare. Il prefisso “Cripto” ha origine greca e significa “nascosto, celato alla vista”, mentre il suffisso “valuta” sta per moneta di scambio. La caratteristica di base di tutte le monete virtuali è l’impalpabilità: viaggiando su bit del dispositivo elettronico, le criptovalute si basano su codici crittografati e la loro sicurezza è garantita da un sistema di protezione inattaccabile. Nella maggior parte dei casi, la criptovaluta è una catena certificata composta da una serie numerica concatenata in modo immutabile sotto forma di ‘blocchi di bit’: la tecnologia ‘blockchain’. Tutto il processo legato a queste valute avviene on line: dalla creazione (detta mining o estrazione) all’utilizzo.
Quando si parla di criptovaluta non ci si riferisce solo a Bitcoin, ma anche ad Ethereum, Tether, Eos, Ripple, Chainlink, Algorand. Era il gennaio 2009 quando Satoshi Nakamoto, fondatore di Bitcoin, registrò la prima transazione in blockchain, nel bel mezzo della crisi e del crollo della fiducia nelle banche e nelle altre istituzioni finanziarie. Da allora, il numero di criptovalute basate su nuove versioni di blockchain è cresciuto in modo esponenziale. Oggi, sono migliaia le monete virtuali che permettono di conservare e scambiare valore mediante portafogli virtuali, chiamati internazionalmente wallet, senza bisogno di intermediari come banche e operatori finanziari ufficiali.
Dopo la bolla del 2017 e il crollo del 2018 (il prezzo che bitcoin ha registrato tra l’Ottobre del 2017 e l’Ottobre dell’anno successivo è crollato da 19.378 a 5.851 dollari), molti erano convinti che il fenomeno delle criptovalute si sarebbe presto esaurito. Questo è ciò che è accaduto alle monete di basso valore tecnologico, che in breve tempo si sono spente come meteore. Le criptovalute più solide invece, dalla fine del 2018 a oggi, hanno avuto performance percentuali a tre cifre, e negli ultimi mesi hanno visto nuovi massimi. Tanto che a ottobre 2020, stando all’ultimo report pubblicato dall’Ocse, la capitalizzazione delle valute digitali è arrivato a 390 miliardi, con più di 10 milioni di transazioni giornaliere realizzate tra gli operatori.
Regina indiscussa delle criptovalute è senza dubbio Bitcoin, che lo scorso 8 gennaio per la prima volta ha superato la soglia dei 42 mila dollari e che ora si attesta intorno a quota 35 mila. Non sorprende che le criptovalute siano tra le principali protagoniste del mondo degli investimenti e che negli ultimi anni sempre più investitori siano tentati dalle loro potenzialità. Ma quali sono le migliori criptovalute su cui puntare per lanciarsi con successo nel mondo del cripto trading?
Leggi l’articolo completo su GlobalNews Magazine N° 8|2020, a pagina 16.