Casa: acquisto o affitto?
Acquisto o affitto? Che si tratti di scegliere la casa in cui andare a vivere o di dare il consiglio giusto al figlio o al nipote che si affaccia all’età adulta, il dilemma dell’abitare arriva puntuale almeno una volta nella vita di tutti noi. Per quanti fattori si possano considerare, la decisione tra acquisto e affitto è sempre molto complessa. I progetti di vita personale e lavorativa hanno sicuramente un peso importante nella scelta, ma ci sono variabili economiche e sociali di cui è fondamentale tenere conto, per prendere una decisione che risulti anche finanziariamente vantaggiosa.
Avere un immobile di proprietà è uno dei sogni più ambiti dagli italiani e nemmeno la pandemia da Covid-19 è riuscita a spegnere la voglia di casa. Secondo un’indagine svolta dalla Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), nel 2020 la domanda potenziale di immobili in vendita è addirittura cresciuta. Il profondo cambiamento nel modo di abitare ha spinto il mercato verso abitazioni adatte a una condivisione di lavoro e vita quotidiana, privilegiando le case con metrature più ampie e spazi esterni, come terrazzi e aree verdi private. I fattori economici che attualmente rendono attraente l’acquisto della casa sono numerosi:
- gli interessi dei mutui non sono mai stati così bassi, grazie al massiccio intervento delle banche centrali che promettono tassi del denaro a livelli bassissimi per molti anni a venire.
- i risparmi di molte famiglie italiane sono aumentati, complice il lockdown e la caduta dei viaggi e dei consumi in generale, con una conseguente disponibilità economica.
- i prezzi delle case nel settore residenziale sono scesi del 2,1% nel 2020, e si stima scenderanno del 4,2% e 1,5% rispettivamente nel 2021 e 2022 (Fonte Scenari Immobiliari).
- il super eco-bonus permette detrazioni al 110% delle spese sostenute per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e della sicurezza statica degli edifici.
Da un punto di vista socio-culturale, avere una casa di proprietà aiuta molti a sentirsi realizzati e al sicuro. Nel libro “L’uomo più ricco di Babilonia”, uno dei grandi classici dell’educazione finanziaria, George S. Clason spiega: “Possedere una casa di cui essere orgogliosi è motivo di fiducia e incoraggiamento a impegnarsi di più in ogni impresa. Perciò raccomando a tutti di possedere un tetto che offra riparo a se stessi e alle proprie famiglie”.
Guardando a una prospettiva di lungo periodo, ci sono altri importanti fattori da valutare. Acquistare una casa significa possedere un bene che, senza dubbio, ha un valore intrinseco. Non bisogna però pensare solo al valore connaturato, ma anche alla stabilità e alla crescita di quel valore. E comprare casa pensando che con il passare degli anni il suo valore possa aumentare o quantomeno rimanere inalterato, non è più un’aspettativa realistica. Robert Shiller, premio Nobel per l’economia nel 2013 ed esperto di mercati immobiliari, spiega: “la gente deposita tutti i suoi risparmi in una casa, ma una dimora necessita di spese di manutenzione, perde valore e passa di moda. Tutti questi sono dei problemi. L’immobiliare è un settore che alla pari degli altri deve fare i conti con il progresso tecnico. Le nuove case sono migliori delle precedenti e questo toglie valore al prodotto già realizzato”. E i fatti gli danno ragione: tra il 2010 e il 2019, l’ISTAT ha stimato un crollo medio nel prezzo delle case in Italia del -23,7% (fatta eccezione per i quartieri più quotati delle grandi città).
E poi c’è il fattore diversificazione. Acquistare una casa significa immobilizzare centinaia di migliaia di euro su un singolo bene, limitando fortemente la possibilità di investire in altri prodotti finanziari che nel corso del tempo potrebbero rivelarsi più remunerativi rispetto all’immobile. Soprattutto per chi desidera avviare o espandere la propria attività lavorativa, l’affitto potrebbe essere la soluzione giusta per garantire disponibilità finanziaria e capacità di indebitamento da impiegare altrove.
Infine, la flessibilità. Mario Abbadessa, Senior Managing Director di Hines Italy, il gruppo indipendente internazionale che ha costruito gran parte della nuova Milano, ha scelto di vivere in affitto secondo il concetto di non usare metri quadrati ma servizi. “Mi sarei potuto permettere di comprare casa a Milano. Ma non l’ho fatto perché oggi non è più la persona che vive in funzione della casa, ma la casa che deve essere funzionale alle esigenze delle persone. Quando la mia casa non sarà più funzionale alle mie esigenze, la cambierò e non sarò obbligato a vivere tutta la vita nello stesso posto o magari in una casa troppo grande o troppo piccola per la mia famiglia”.
E allora, meglio acquisto o affitto? Charlie Bolognino, pianificatore finanziario certificato di Side-by-Side Financial Planning LLC, consiglia: “Trova un luogo che soddisfi le tue esigenze, che ti offra flessibilità, valore o tranquillità”. Tutto dipende da te.