La parola del mese: titoli di Stato

I Titoli di Stato sono obbligazioni emesse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per finanziare la spesa pubblica. Chi investe in questi titoli sottoscrive un prestito allo Stato che, in qualità di debitore, si impegna a liquidare gli interessi e la somma prestata in date prestabilite. Esistono molte tipologie di Titoli di Stato, con durata e caratteristiche diverse.
Bot – Buoni Ordinari Del Tesoro: titoli a breve termine (3, 6 o 12 mesi), non hanno cedole. La remunerazione è data dalla differenza tra il valore del rimborso finale e quanto pagato al momento dell’acquisto. Tale differenza viene detta “scarto d’emissione”.
Btp short term – Buono del Tesoro poliennale a breve termine: debuttato di recente in sostituzione dei Ctz, è una nuova obbligazione con scadenza compresa tra 18 e 30 mesi, non offre cedole e ha un rendimento determinato dallo scarto di emissione.
Btp – Buoni del Tesoro Poliennali: sono titoli caratterizzati da cedole fisse semestrali e offrono la possibilità di scegliere tra varie durate; i più diffusi sono quelli a scadenza 3, 5, 7 e, soprattutto, 10 anni, ma sono anche possibili emissioni a durata più lunga, 15 o 30 anni.
BTP€i – Buoni del Tesoro Poliennali Indicizzati all’inflazione europea: sono titoli con durata di 5, 10, 15 e 30 anni. Il capitale rimborsato a scadenza e le cedole semestrali sono rivalutate in base all’andamento dell’inflazione europea, misurato dall’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo nell’area dell’euro (IAPC) con esclusione dei tabacchi.
CCTeu – Certificati di Credito del Tesoro Indicizzati all’Euribor: sono titoli emessi dal governo italiano per finanziare la propria attività le cui cedole sono indicizzate al tasso Euribor a sei mesi in aggiunta di uno spread dello 0,55%. Il valore delle cedole può crescere o di minuire in funzione della dinamica del tasso a cui il titolo è indicizzato.
BTP Italia – Buoni del Tesoro Poliennali Italia: sono Titoli di Stato indicizzati all’inflazione italiana, pensati soprattutto per le esigenze degli investitori retail. Hanno un tasso reale annuo minimo garantito, cedole semestrali calcolate sul capitale rivalutato, capitale nominale garantito a scadenza, premio Fedeltà per gli investitori che acquistano all’emissione e detengono il titolo fino a scadenza.
Btp Green – Buoni del Tesoro Poliennali Green: sono i nuovi Titoli di Stato italiani legati alla finanza sostenibile. I suoi proventi sono destinati al finanziamento delle spese statali che hanno impatto positivo sull’ambiente. Garantiscono un reddito fisso stabilito dalla cedola, pagamento semestrale, rimborso del valore nominale alla scadenza.
BTP Futura – Buoni del tesoro Poliennali Futura: sono gli unici Titoli di Stato riservati esclusivamente al mercato retail. Sono una formula di tutela del risparmio che nasce con l’obiettivo di sostenere il “futuro del Paese”, con particolare riferimento al superamento della crisi sanitaria ed economica derivata da COVID19. Le cedole sono pagate semestralmente e crescono nel tempo in base ad un meccanismo “step up”, con rendimenti minimi garantiti. La serie dei tassi minimi viene comunicata prima dell’emissione e, alla chiusura della stessa, può essere confermata o rivista esclusivamente al rialzo. Il BTP Futura prevede anche un premio fedeltà corrisposto a chi acquista nei giorni di emissione e detiene il titolo fino a scadenza.

È possibile acquistare i Titoli di Stato sia al momento dell’emissione tramite asta che sul mercato secondario in cui vengono quotidianamente scambiati. Il calendario delle aste e i comunicati sui titoli in emissione e i risultati delle aste, sono pubblicati sul MEF – Dipartimento del Tesoro. Se si acquista sul mercato secondario, si tratta di Titoli di Stato già in circolazione. In tal caso, le banche e gli altri intermediari finanziari sono liberi di applicare commissioni. Il MOT – Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato è il mercato secondario regolamentato gestito dalla Borsa Italiana S.p.A.
In questa fase storica, i Titoli di Stato rientrano tra le asset class che offrono meno potenziale di rialzo per il 2021, con curve di rendimento decisamente appiattite. Eppure, sul panorama dell’Eurozona, i BTP italiani sono tra quelli che offrono cedole più alte. Si tratta di tassi dell’1-1,50 % sulle scadenze non inferiori ad almeno 10 anni e su titoli acquistati in sede di emissione; mentre sul secondario i rendimenti sono spesso ritoccati al ribasso. Detenere una quota di Titoli di Stato in portafoglio può avere alcuni vantaggi: possono fungere da cuscinetto di protezione nelle fasi di mercato più difficili e al tempo stesso, essendo strumenti molto liquidi, possono essere venduti rapidamente nel caso si voglia aumentare l’esposizione ad asset più rischiosi. Inoltre, i Titoli di Stato godono di una tassazione agevolata al 12,50% e sono esenti dall’imposta di successione. Interessante il nuovo Btp green, passato alla storia come la più grande obbligazione verde emessa da un governo dell’Eurozona. Il Btp quotato al MOT con scadenza aprile 2045 ha un rendimento intorno all’1,5%.