Giappone da leggere
La letteratura nipponica sta guadagnando sempre più spazio tra gli scaffali delle librerie italiane. Negli ultimi tre anni sono stati pubblicati nella nostra lingua più di cento libri di autori giapponesi, quasi quanti ne erano stati tradotti nei 20 anni precedenti. Un risultato notevole per la letteratura di un Paese lontano diecimila chilometri dal nostro. La letteratura giapponese affascina il lettore occidentale perché lo attrae in zone misteriose e sconosciute. Nei romanzi giapponesi emerge la commistione di tradizione e modernità, spiritualità e consumismo, resistenza alle novità e passione per l’Occidente, tipica della cultura nipponica attuale. Le cause di questo fenomeno sono da ricondurre al velocissimo processo di occidentalizzazione che ha risucchiato il Giappone a cavallo tra il XIX e il XX secolo, senza però riuscire a cambiare fino in fondo l’essenza storico-culturale del Sol Levante. Ecco una selezione dei romanzi giapponesi più famosi nel panorama letterario mondiale, tradotti in lingua italiana.
Mieko Kawakami, Seni e uova. Il romanzo, diventato un caso letterario in Giappone e un best seller nel mondo, ci proietta in una quotidianità ancora legata al patriarcato. Le vicende al centro del libro raccontano la vita di tre donne nel Giappone maschilista di oggi. Tutti possono trovare almeno un pezzetto di sé tra le pagine di un libro che affronta temi senza tempo: fallire al lavoro, innamorarsi, odiare il proprio corpo, fare i conti col tempo che passa. Haruki Murakami, L’ assassinio del Commendatore. Un romanzo pieno di magia e di speranza. Trentasei anni, un lavoro come ritrattista, la sensazione di aver fallito: quando la moglie gli dice che lo lascia, il protagonista di questa storia prende con sé qualche vestito e le sue matite, e parte. Si chiude in una casa nel bosco, dipinge, fa nuove amicizie; comprende che la sua vita, anzi la sua realtà, sono cambiate per sempre. Perché “qualunque nuvola, per quanto spessa e scura, vista dall’alto brilla di luce argentea”. Banana Yoshimoto, Su un letto di fiori. Il libro è una lunga riflessione sul senso della vita e sull’accettazione della morte. Attraverso la voce di Miki, Banana Yoshimoto ci racconta l’amore per le piccole cose, l’importanza delle persone che incorniciano la nostra vita e che la rendono unica e speciale anche quando scompaiono. Con la sofisticata leggerezza che da sempre caratterizza le sue opere, Banana Yoshimoto insegna ai lettori il potere rassicurante delle abitudini e delle emozioni condivise, quale via d’uscita dalle paure. Finché il caffè è caldo e il suo seguito Basta un caffè per essere felici. Kawaguchi Toshikazu. Storie che ruotano attorno a un luogo speciale, una caffetteria aperta più di cento anni fa su cui circolano mille leggende. Si narra infatti che, bevendo il caffè, sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta quella parola che sarebbe stato meglio non pronunciare, si è lasciata andare via la persona che non si doveva perdere. Tornare indietro nel tempo e rivivere ciò che è accaduto con unico scopo: chiudere con il passato, apprezzare di più il presente, riguadagnare la fiducia nei giorni che verranno.