Personal branding, l’arte di promuovere se stessi
In un mercato sempre più competitivo e interconnesso, avere visibilità nel mondo virtuale è vitale per la crescita professionale di ciascuno, dal manager al professionista, dal dipendente di azienda al freelance. Effettuiamo ricerche e ci affidiamo alle informazioni online prima di fare qualsiasi cosa: comprare l’ultimo gadget hi-tech, prenotare una visita medica, cercare l’avvocato che faccia al caso nostro, scegliere il ristorante in cui cenare, selezionare i candidati da assumere in azienda. Per non scomparire nel marasma informativo quotidiano, occorre promuovere se stessi come un brand, indipendentemente dal settore specifico di riferimento e dal proprio grado di carriera.
Stando alla definizione classica, “il tuo Personal Branding è come promuovi te stesso. È quella combinazione unica di competenze, abilità e personalità che vuoi che gli altri vedano in te”. Detta alla Jeff Bezos, il personal Branding è “quello che la persone dicono di te, quando tu non sei nella stanza”. La maggior parte di noi ha già una online brand identity: il nostro profilo LinkedIn, Facebook, Twitter o Instagram, racconta molto di noi. E non si tratta solo delle foto che postiamo, ma anche di quello che scriviamo nei post, delle recensioni che lasciamo su un prodotto, un albergo o un ristorante, dei commenti nei forum. È un sistema multicanale complesso che va tenuto sotto controllo, perché la mancata gestione di questi aspetti può compromettere la nostra immagine e i nostri sforzi di costruire un personal brand di successo. Ecco alcune regole di fondo da tenere a mente quando lavoriamo sul nostro Personal
Branding.
• Individua e definisci i tuoi punti di forza, quello che ti rende unico e differente rispetto ai tuoi concorrenti e comunica in maniera efficace cosa sai fare, come lo sai fare, quali benefici porti e perché gli altri dovrebbero sceglierti. In altre parole, sii consapevole di chi sei e di ciò che offri.
• Gestisci l’online reputation il prima possibile, e continua a tenerla d’occhio: fai attenzione a cosa vuoi condividere online e fai ancora più attenzione a quello che le persone postano sui social taggando il tuo nome. In questo caso le policy sulla privacy sono fondamentali.
• Assicurati che il tuo profilo sia di facile accesso. Puoi partire con un profilo LinkedIn per arrivare ad avere un sito con il tuo nome e tutte le informazioni che ti riguardano. L’importante è che tu ti faccia trovare agevolmente dove ti cercano, in base al tuo settore.
• Per essere un punto di riferimento del tuo settore, devi esporti: proponi eventi, pubblica contenuti interessanti, cura i contatti e le relazioni, esprimi il tuo punto di vista su un certo argomento professionale. Chi ti nota, deve poterti ritenere un professionista capace, in grado di risolvere criticità specifiche.
• Sii coerente. Scegli un tono di voce che ti appartenga e ti rappresenti, ma che non crei confusione tra i vari social. Qualora volessi avere toni di voce differenti e poco coerenti tra di loro, sarebbe bene decidere quali rendere accessibili a tutti e quali solo agli amici.