Chiacchiere da ufficio
Un terzo della comunicazione tra adulti è fatta di chiacchiere. In famiglia o tra amici, ad eventi sociali o su piattaforme social e, perché no, con lo sconosciuto in fila con noi alla cassa. Lo small talk è un toccasana per l’umore e per l’autostima. E quando si tratta del nostro posto di lavoro, le chiacchiere assumono un ruolo ancora più importante.
Secondo una ricerca pubblicata dall’Academy of Management Journal, le chiacchiere in ufficio si rivelano estremamente benefiche per i dipendenti, indipendentemente dalle loro preferenze comunicative. Lo studio ha dimostrato che partecipare a queste conversazioni porta a un miglioramento dell’umore e ad un aumento dell’energia, facilitando il passaggio dei dipendenti a conversazioni più serie, come colloqui, valutazioni delle prestazioni o trattative. “Le persone generalmente si sentono meglio, provano emozioni sociali più positive e un senso di connessione quando dedicano del tempo a chiacchierare”, ha affermato Patrick Downes, assistente professore di management presso la School of Business dell’Università del Kansas. “Queste piccole conversazioni contribuiscono notevolmente ad aumentare il senso di appartenenza”. Ma cosa sono le small talk?
Definite come “comunicazioni la cui sostanza è irrilevante”, le chiacchiere da ufficio non hanno nulla a che fare con discorsi importanti come compiti, strategie, scadenze. “Si tratta piuttosto di uno scambio di battute sul tempo, sul calcio o le prossime vacanze”, spiega Downes.
“È un aspetto che i leader devono considerare se vogliono entrare in contatto con i loro subordinati. Le chiacchiere sono potenzialmente un meccanismo attraverso il quale possono creare anche solo momenti di realtà condivisa”, afferma Emily Rosado-Solomon, assistente alla cattedra di management del Babson College e coautrice dello studio. “È importante che i leader non siano così tanto concentrati sull’efficienza da scoraggiare le chiacchiere organiche, e che siano anche un modello attivo di chiacchiere in questi spazi”, continua Rosado-Solomon.
E se non sei affatto un tipo da chiacchiere in ufficio? Nonostante i risultati della sua ricerca, lo stesso Downes ammette di “non essere un fan” delle chiacchiere informali. Eppure, “lo faccio perché voglio rimanere in contatto con i miei colleghi a lungo termine: ecco perché lascio la porta del mio ufficio aperta”.