Lampada Tiffany. Un’icona di design che si accende di valore nel tempo
Le lampade Tiffany rappresentano un’icona senza tempo nel mondo del design: sono tra i componenti di arredo più ricercati dai collezionisti e le loro quotazioni nelle aste di settore crescono costantemente. La prima lampada Tiffany fu prodotta nel 1893 da Louis Comfort Tiffany, uno dei più importanti maestri vetrai del ventesimo secolo, in collaborazione con Thomas Edison. Le serie più di successo come la Daffodil, Dragonfly, Wisteria e Peony, resero l’azienda sempre più famosa in Europa e negli Stati Uniti. Nei primi decenni del 1900 le lampade Tiffany entrarono in tutte le residenze dell’alta società dell’epoca.
La sinfonia di sfumature, le forme incantevoli e l’aspetto poetico, danno alle lampade Tiffany un fascino intramontabile. Ogni elemento risulta unico: dalla base realizzata in bronzo come una scultura, fino al paralume. Migliaia di tessere dello speciale vetro Favrile, saldate in stagno, si uniscono in morbide curvature e linee vorticose per formare i colorati motivi ispirati alla natura e ai fiori. La procedura necessaria per realizzare ogni lampada è interamente manuale e prevede un processo lavorativo di centinaia di ore di lavoro e una grande esperienza artigianale. Tutti elementi che contribuiscono a definire il valore di questi pezzi d’arte unici e che rendono meritato il successo perdurante che riscuotono in asta.
Battute dalle maggiori case d’asta come Christie’s e Sotheby’s, arrivano oggi a raggiungere cifre a sei zeri, con il record detenuto dalla lampada da tavolo Pond Lily, venduta per 2.9 milioni di euro da Christie’s nel 2018. La lampada, ispirata allo stagno con le ninfee, è stata progettata nel 1903, e risulta essere uno dei modelli Tiffany più ambiti.
Non solo lampade però: le meravigliose vetrate di Tiffany adornano i soffitti e le finestre di chiese, musei ed edifici pubblici. Tra i capolavori più celebri: il sipario in mosaico del Palacio des Belles Artes a Città del Messico, la finestra dell’Angelo della Resurrezione alla First Presbyterian Church di Indianapolis e le finestre panoramiche del Metropolitan Museum of Art e del Brooklyn Museum di New York.