[:it]Il Paese dei Record[:]

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Dal 2023 addio al contante. La Svezia si prepara ad essere il primo Paese “cashless”

Sono passati poco più di tre secoli da quando, nel 1661, la Svezia passò alla storia come il primo Paese occidentale ad emettere banconote, in un mondo commerciale interamente basato sull’utilizzo delle monete. Non ci sorprende quindi scoprire che alle porte del 2018 questo paese all’avanguardia si prepara a diventare il primo Stato completamente “Cashless”, abbandonando l’utilizzo del contante.

Secondo la Sveriges Riksbank, Banca centrale di Svezia, lo scorso anno solo il 2% delle transazioni sono avvenute in contanti, percentuale che secondo le statistiche potrebbe scendere allo 0,5% entro il 2020 ed annullarsi entro il 2023. Nei negozi il contante viene utilizzato per appena il 20% delle transazioni, valore che si è dimezzato negli ultimi 5 anni e che non ha nulla a che vedere con la media globale del 75%. Circa 900 dei 1600 sportelli bancari svedesi non tengono più contanti e spariscono, specialmente nelle zone rurali, gli ATMs. Nel frattempo nelle città si moltiplicano le “Cash Free Area”, esercizi commerciali che rifiutano i pagamenti in contanti. Grazie ad un’abile campagna di promozione, oramai non se ne sente più la mancanza. Dalle offerte in chiesa, ai tornelli per accedere ai bagni pubblici, ai mezzi per muoversi in città, ogni luogo è abilitato al pagamento elettronico. Le carte di credito rimangono le regine indiscusse, ma di recente si stanno facendo spazio anche le app per smartphone, che permettono di trasferire denaro in tempo reale in modo facile e veloce. Così, in poco tempo, in Svezia si sono ridotte diverse forme di illegalità, dallo spaccio di droghe al lavoro in nero. Ma sono ancora tante le preoccupazioni: negli ultimi dieci anni i casi di frode elettronica sono raddoppiati e si pensa anche alla privacy, minacciata dal nuovo mondo, interamente elettronico, in cui ogni singolo pagamento è registrato.

In Italia si guarda con curiosità alle notizie che giungono dal Nord Europa, sicuri che non ci si libererà facilmente del rumore delle monetine nelle nostre tasche o della sensazione delle banconote tra le dita dopo la solita tappa allo sportello. Secondo il Cashless Society Index 2017, la classifica sull’utilizzo delle carte di pagamento nei Paesi Europei, l’Italia è al 25esimo posto su 28. Peggio di noi solo Romania, Grecia e Bulgaria. E pensare che l’abolizione dei contanti potrebbe recare un grande beneficio al nostro Paese, con un risparmio di 10 miliardi all’anno, pari ad un terzo dell’ultima Legge di Bilancio.

Nel frattempo rimangono i paradossi che ogni cambiamento porta con sè e ci chiediamo se sarà normale per i nonni svedesi fare un bonifico sull’ iPhone dei loro nipotini per mandarli a comprare un gelato.[:]