[:it]L’enigmatica eredità delle società chiuse[:]

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Quando una società viene cancellata dal registro delle imprese, che fine fanno debiti e crediti?

La Cassazione si è pronunciata: ecco un’analisi del “testamento” delle società “defunte”.

Cosa succede nel caso in cui una società venga chiusa prima che abbia saldato tutti i debiti o riscosso i suoi crediti? Dopo la cancellazione dal registro delle imprese, la società è esente da ogni responsabilità verso i creditori? Cosa rischiano i soci? La questione è stata affrontata più volte dalla Cassazione. La sentenza più importante (n. 6071) è stata emessa dalle Sezioni Unite il 12 marzo 2013, facendo finalmente chiarezza su un argomento controverso e dibattuto. Analizziamola con ordine.

COSA AVVIENE ALLA CHIUSURA DELLA SOCIETÀ?

Qualora all’estinzione della società, conseguente alla sua cancellazione dal registro delle imprese, non corrisponda il venir meno di ogni rapporto giuridico facente capo alla società estinta, si determina un fenomeno di tipo successorio […]”.

Nel momento in cui una società viene cancellata dal registro delle imprese essa non esiste più, muore. La sua eredità, però, non viene eliminata ma trasmessa ai soci. Questo vuol dire che i soci diventano automaticamente sia responsabili del debito della società, che proprietari del credito avanzato. È quindi lecito, nel caso in cui non si sia riusciti a riscuotere un credito da una società che è stata chiusa, notificare un decreto ingiuntivo ai soci.

LE RESPONSABILITÀ DEI SOCI

Le obbligazioni si trasferiscono ai soci, i quali ne rispondono, nei limiti di quanto riscosso a seguito della liquidazione o illimitatamente, a seconda che, pendente societate, essi fossero o meno illimitatamente responsabili per i debiti sociali;

si trasferiscono del pari ai soci, in regime di contitolarità o di comunione indivisa, i diritti ed i beni non compresi nel bilancio di liquidazione della società estinta […].

Quanto rischiano allora i soci alla chiusura della società? Dipende dalla tipologia di società:

  • nelle società di capitali (Srl, Spa e Sapa) i soci sono responsabili solo nei limiti delle proprie quote e, comunque, non oltre quanto riscosso a seguito della liquidazione. Questo vuol dire che se non hanno percepito alcuna somma dal bilancio di liquidazione, non rischieranno nulla.
  • nelle società di persone (Sas, Snc e Società Semplici) invece, il discorso è ben diverso: i soci rischiano il proprio patrimonio personale.

Per quando riguarda i crediti, la società può chiudere senza doverli cedere ai soci: questi subentrano in automatico nel relativo diritto alla riscossione.

DEBITI FISCALI

Che dire dei debiti fiscali? Per il fisco le società di capitali rimangono in vita per altri cinque anni dalla cancellazione dal registro delle imprese. Nonostante la chiusura, le società devono quindi rispondere dei debiti fiscali e possono essere trascinate in tribunale o dichiarate fallite.

FALLIMENTO

Per la richiesta di fallimento c’è il termine inderogabile di un anno dalla chiusura della società. Questo è obbligatorio per qualsiasi creditore, anche per il fisco: superato l’anno la società non è più fallibile. Non importa se l’istanza di fallimento è stata presentata per tempo: è il tribunale a dover emettere la sentenza entro i dodici mesi.[:]