[:it]2018 da record ma in negativo: nascono sempre meno imprese[:]

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In Italia frena la voglia di fare impresa

Unioncamere – InfoCamere diffonde i dati del primo trimestre del 2018: diminuisce il numero delle imprese che chiudono, ma frenano anche le nuove aperture

Finalmente un segnale positivo dalle aziende italiane: nel 2018 diminuiscono le chiusure, segno che l’Italia si sta lasciando alle spalle gli anni più duri di crisi che ci hanno abituato a continue notizie di fallimenti e chiusure di battenti. A preoccupare è, però, il numero delle nuove aperture: il primo trimestre del 2018 è il peggiore degli ultimi 15 anni, a dimostrazione del fatto che la tanto attesa ripresa è ancora lenta e che le attuali condizioni di mercato non infondono fiducia alle imprese.

Gli ultimi dati diffusi da Unioncamere – InfoCamere tracciano un profilo chiaro di quanto successo tra gennaio e marzo del nuovo anno. Le cessazioni diminuiscono del 2,5% rispetto al primo trimestre del 2017, il che significa circa 3mila aziende in meno, mentre le aperture calano del 2,4%, circa 2.700 unità mancanti rispetto ai dati dello scorso anno.

Visto a livello territoriale il report mostra come il saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni sia omogeneo per tutto il Paese. A sorprendere è il mezzogiorno, con il risultato migliore del trimestre: “solo” -1.514 imprese, una variazione dello stock del -0,07%. Anche a livello regionale, le uniche a chiudere in positivo sono Sicilia (+0,18%), Lazio (+0,16%) e Campania (+0,07%), mentre i saldi peggiori vengono da Marche e Valle d’Aosta (-0,64%) e Piemonte (-0,60%). A mancare all’ appello sono soprattutto imprese commerciali, quasi mille unità in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; un saldo negativo di 9.648 imprese che valgono, in termini relativi, il -0,57%. Bene invece attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese, che crescono dello 0,7%, le attività professionali, scientifiche e tecniche, che contano mille unità in più nei primi tre mesi del 2018, e i servizi di informazione e comunicazione, quasi 600 in più. In rialzo rispetto al 2017, pur restando in negativo, due dei settori più importanti della nostra economia: -0,61% per le costruzioni, contro il -0,67% del 2017, e -0,53% per le attività manifatturiere, che lo scorso anno segnavano -0,57%.

Dal punto di vista delle forme giuridiche, chiudono in positivo questo primo trimestre del 2018 le società di capitali, che crescono dell’1%, 16.626 unità, mentre nel 2017 ci si fermò allo 0,85%. Dati che dimostrano quanto la crisi si faccia ancora sentire soprattutto tra le imprese individuali e le società di persone.[:]