[:it]730 precompilato: è boom di accessi[:]

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Tutto pronto per la dichiarazione dei redditi 2018

Sempre più italiani preferiscono la comodità del precompilato: +45% rispetto al 2017. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul 730 precompilato. A chi conviene il fai da te?

Dal 16 aprile è on-line il nuovo modello per la dichiarazione dei redditi precompilato, ed è subito record. Sono bastate appena 5 ore perché l’Agenzia delle Entrate registrasse 218mila accessi, contro i 150mila dell’anno precedente. Una crescita del 45% dovuta, tra le altre cose, alle novità del modello 2018. Accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate i cittadini troveranno, per la prima volta, il dettaglio di come sono state utilizzate le proprie imposte dallo Stato.

Online ci sono già 20milioni di modelli 730 e 10milioni di modelli Redditi, che gli italiani potranno consultare e, a partire dal 2 maggio, modificare ed inviare entro il 23 luglio. Diversa la scadenza per i modelli Redditi, che potranno essere presentati fino al 31 ottobre. Ecco alcuni consigli utili a beneficio di tutti coloro che non hanno ancora presentato la propria dichiarazione dei redditi.

ACCESSO– Per accede al sito dell’Agenzia delle Entrate si possono utilizzare quattro diverse chiavi: le credenziali di Fisconline, lo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), il Pin dispositivo Inps e le credenziali Noipa per i dipendenti pubblici.

CONTROLLO DEI DATI–  La prima fase, nonché la più delicata, è quella del controllo dei dati utilizzati per la compilazione. In particolare, chi durante l’hanno ha svolto più attività di lavoro dipendente deve assicurarsi che ci siano le Certificazioni uniche relative a tutti i rapporti. Discorso analogo per redditi da fabbricati e altri redditi. Si raccomanda di leggere le nuove regole sugli affitti brevi entrate in vigore quest’anno. Ogni reddito mancante va integrato nel modello con la relativa documentazione.

BONUS– Da controllare anche le sezioni Oneri e spese e Oneri da ripartire in più anni, in cui dovrebbero essere presenti  tutte le detrazioni a cui ha diritto il contribuente. Potrebbero mancare voci tra le spese sanitarie sostenute, o l’aggiornamento degli interessi relativi ad un mutuo rinegoziato nel 2017. In tal caso il modello dovrà essere integrato, allegando i giustificativi delle spese agevolate aggiunte.

Una volta effettuato un controllo accurato di quanto riporta il modello precompilato sono tre le alternative a disposizione dei contribuenti:

ACCETTARE– Lo scorso anno il 15% dei contribuenti ha deciso di accettare il modello così com’era, evitando anche i controlli formali.

CORREGGERE– Il sito dell’ Agenzia delle Entrate dispone di una sezione fai-da-te che dal 2 maggio al 23 luglio permette di effettuare modifiche e correzioni. È gratuita, ma richiede che i documenti giustificativi vengano conservati per cinque annui, essendo soggetta ai controlli.

RIVOLGERSI AL CAF– Pagare un intermediario abilitato, che sia il Caf o un professionista, elimina ogni problema dovuto ai controlli. Sarà l’intermediario stesso, infatti, ad effettuare i controlli e a conservare tutti i documenti per il periodo di tempo stabilito.[:]