[:it]Mutui: è tempo di surrogare la surroga[:]

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Perché e quanto conviene la surroga del mutuo

Nuove opportunità di risparmio per chi è titolare di un mutuo ipotecario. Porte aperte anche ai surrogatori seriali

Il 2018 sarà ricordato come il migliore anno per le surroghe. I tassi di interesse sono ai minimi storici e le compravendite immobiliari non sono effervescenti: percorrere oggi la strada della surroga, potrebbe significare assicurarsi le condizioni più vantaggiose di sempre per l’estinzione del proprio mutuo ipotecario. A spingere verso la surroga sono le stesse banche che, certe di trarre grande profitto da quella che potrebbe essere l’ultima ondata di surroghe, aprono le porte anche ai surrogatori seriali.
Ma cos’è la surroga? Perché conviene sia ai mutuatari che alle banche?

La surroga del mutuo consiste nella possibilità, concessa al soggetto che ha stipulato un contratto di mutuo con una banca, di passare in qualsiasi momento a un’altra banca o ente previdenziale che offra condizioni migliori. La surroga, detta anche portabilità del mutuo, è stata introdotta nel 2007 dal decreto Bersani (L. n. 40/2007) ed è un’ operazione che non comporta spese a carico del mutuatario né decadenze da eventuali benefici fiscali.
La surroga del mutuo può essere richiesta dal mutuatario in qualsiasi momento e per tutte le volte che vuole. La legge non prevede alcun limite. In realtà, però, in passato spesso le porte della surroga erano rimaste chiuse ai surrogatori seriali: mutuatari sempre pronti a spostarsi, attraverso la surroga del mutuo, presso un’altra banca che offrisse condizioni migliori e che per questo motivo erano considerati dalle banche come soggetti a scarso rendimento.
Ma oggi il quadro sta cambiando: le banche non temono più i surrogatori seriali e, proprio a loro, propongono una surroga della surroga.

Cosa li spinge ad aprirsi a una categoria in passato considerata inaffidabile?
Il Sole 24Ore spiega: “Principalmente perché i tassi attuali sono ai minimi storici, quindi chi surroga ora difficilmente in futuro troverà condizioni migliori in giro perché a settembre termina il piano di espansione monetaria della Bce (quantitative easing) e ragionevolmente, anche sull’onda dell’attuale crescita economica, i tassi dovrebbero, seppur lentamente, salire. Quindi le banche che concedono ora mutui di surroga (e che tecnicamente strappano un mutuatario da un’altra banca) difficilmente in futuro subiranno un processo analogo da parte di un’altra banca. Perché siamo all’ultimo miglio dei tassi ultra-bassi. Le previsioni indicano in sostanza che i tassi nei prossimi anni non saranno certo più bassi di quelli attuali, ma con ogni probabilità un po’ più alti”.

Gli Istituti di Credito si sono dati un’unica regola: devono essere passati almeno 6 mesi, per alcune banche anche 12, dalla stipula della precedente surroga del mutuo.

Il Sole 24Ore ha quantificato il possibile risparmio ottenibile da una nuova surroga ai tassi correnti di maggio 2018, per un mutuo iniziale di 120mila euro e della durata di 25 anni (valore immobile 180mila ), sia nel caso di mutuo a tasso fisso che a tasso variabile, stipulato negli anni che vanno dal 2012 al 2017. Questi i risultati: “considerando il capitale residuo e la durata residua a maggio 2018 del mutuo inizialmente stipulato, il risparmio in interessi ottenibile da una nuova surroga alla data odierna, per un mutuo a tasso fisso, varia da un minimo di euro 8.709 (per chi ha sottoscritto il mutuo precedente nel 2017) ad un massimo di euro 68.024 (per chi ha sottoscritto il mutuo precedente nel 2012), mentre per un mutuo a tasso variabile, varia da un minimo di euro 5.140 (per chi ha sottoscritto il mutuo precedente nel 2017) ad un massimo di euro 23.693 (per chi ha sottoscritto il mutuo precedente nel 2012)”.

Chi sta pensando alla possibilità di avvalersi di questa nuova opportunità deve farlo in fretta: come spiega Stefano Rossini, amministratore delegato di Mutuisupermarket, “la finestra temporale di convenienza avrà verosimilmente una durata limitata, da un minimo di 6 ad un massimo di 12 mesi. Tutti i mutuatari che vogliono quindi ottimizzare fino all’ultimo euro la propria situazione finanziaria odierna, riducendo al massimo il peso della propria rata mensile, hanno tempi abbastanza ridotti per valutare una nuova surroga”.[:]