[:it]Scadenze fiscali di luglio: le date da ricordare[:]

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Il calendario dell’Agenzia delle Entrate

Con le varie scadenze fiscali fissate per luglio, sono diverse le date che i contribuenti devono segnare sul calendario, soprattutto negli ultimi giorni del mese

Per le scadenze fiscali non è ancora tempo di vacanza. Nel mese di luglio sono numerosi gli appuntamenti che il contribuente ha con il Fisco. L’agenzia delle Entrate ha pubblicato il calendario completo dei versamenti e dei ravvedimenti previsti per questo mese.

2 Luglio
È appena scaduto il termine fissato per il versamento del saldo e primo acconto IRPEF, IRES, IRAP, IVIE, IVAFE. In particolare, le imprese sono state chiamate a pagare l’Ires (Imposta sui redditi delle società di capitali), mentre i lavoratori autonomi e gli altri percettori di reddito hanno dovuto versare l’Irpef e le addizionali regionali e comunali Irpef. Inoltre, tutti gli imprenditori sono stati chiamati a versare il saldo dell’anno scorso e l’acconto di quest’anno dell’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) e l’iscrizione per l’anno 2018 alle Camere di Commercio. Si tratta di una scadenza ricca per le casse pubbliche, che dovrebbero ricevere un gettito complessivo pari a 19,2 miliardi di euro.
Niente paura per chi è in ritardo: quest’anno la normativa fiscale consente il pagamento delle imposte entro il 20 agosto, con una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo. Il ritardo nel versamento costerà solo 4 euro in più ogni 1.000 dovuti al fisco.

16 Luglio
Versamento, per i titolari di Partita Iva, della 2° rata del saldo Iva relativo al 2017 risultante dalla dichiarazione Iva annuale, maggiorata dello 0,40% per mese o frazione di mese per il periodo 16/03/2018 – 30/06/2018, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,16%.

18 luglio
Ultimo giorno per la regolarizzazione dei versamenti di imposte e ritenute non effettuati o effettuati in misura insufficiente entro il 18 giugno 2018. Si tratta del ravvedimento breve ed è prevista una maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta a un decimo del minimo.

30 Luglio
Ultimo giorno utile per la regolarizzazione, mediante ravvedimento, della presentazione della dichiarazione IVA 2018 relativa all’anno d’imposta 2017.

31 luglio

  • Versamento 2° rata dell’Irpef risultante dalle dichiarazioni annuali, a titolo di saldo per l’anno 2017 e di primo acconto per l’anno 2018, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,31%;
  • Versamento, in unica soluzione o come prima rata, dell’imposta sostitutiva operata nella forma della “cedolare secca“, a titolo di saldo per l’anno 2017 e di primo acconto per l’anno 2018, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,31%;
  • Versamento della seconda rata semestrale/terza rata trimestrale del canone tv. Per i titolari di utenza di fornitura di energia elettrica nel luogo in cui hanno la loro residenza anagrafica il pagamento del canone avviene in dieci rate mensili, addebitate sulle fatture emesse dall’impresa elettrica aventi scadenza del pagamento successiva alla scadenza delle rate;
  • Pagamento della 1° rata del debito residuo che è stato comunicato dall’Agente delle riscossione per perfezionare la “definizione agevolata” dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2017 al 30 settembre 2017.

“In linea generale”, segnala il segretario Cgia Renato Mason, “in nessun altro Paese d’Europa viene richiesto uno sforzo fiscale come quello presente in Italia. Nonostante la nostra giustizia civile sia lentissima, la burocrazia abbia raggiunto livelli ormai insopportabili, la Pubblica amministrazione rimanga la peggiore pagatrice d’Europa e il sistema logistico-infrastrutturale registri dei ritardi spaventosi, la fedeltà fiscale delle nostre imprese è, comunque, molto elevata“. L’approvazione del Decreto Dignità ridurrà in qualche misura le spese annue sostenute dalle imprese. L’eliminazione dello split payment, l’abbattimento dei costi per mancanza di liquidità, per esempio, potrebbe far risparmiare alle attività produttive circa 200 milioni di euro. Ma secondo i tributaristi dell’Int si tratta di semplificazioni fiscali solo marginali rispetto alle aspettative e agli annunci prospettati.[:]