[:it]Criptovalute: nel 2018 record di fondi d’investimento[:]

[:it]

Le Blockchain attirano ancora investitori

Dopo cali che le hanno portate ai minimi storici, sembrava che i tempi d’oro delle criptovalute fossero lontani. Ecco invece la buona notizia che arriva dai dati sui fondi di investimento per i primi due trimestri del 2018

2018: un anno di controsensi per le criptovalute. L’attesa degli ETF sul Bitcoin, rimandati continuamente per la mancata approvazione da parte della SEC, e la correzione del 90%, che ha portato Bitcoin, Ethereum e compagne ai minimi storici, sembrava avessero inflitto al mondo delle Blockchain il colpo di grazia. Ecco invece, a sorpresa, il dato che nessuno si aspettava: nel 2018 c’è stato un boom dei fondi di investimento in criptovalute. La notizia è stata diffusa da un report di Crypto Fund Research, che rivela come nei primi tre trimestri del nuovo anno siano stati creati 90 fondi in criptovalute, cifra che dovrebbe raggiungere quota 120 entro fine dicembre.

“Nel 2018, nel bel mezzo del declino dei lanci di hedge fund tradizionali, i crypto hedge fund rappresentano un’aberrazione notevole. Anche se non crediamo che il ritmo di nuovi lanci sia sostenibile a lungo termine, attualmente ci sono pochi segnali che facciano presagire un rallentamento significativo”, ha detto Joshua Gnaizda, fondatore di Crypto Fund Research.

A cosa si deve un incremento così alto? Ce lo spiega Anatoliy Kyazev, membro di Exante, società che da anni lavora nel settore dei fondi di investimento in bitcoin:

“In un contesto dove la maggior parte degli exchange non offre affatto standard elevati di sicurezza né servizi di custodia e assicurazioni dei fondi, si apre uno spazio di mercato attaccabile da diversi tipi di istituzioni.”

I fondi di investimento fanno leva sulla mancanza di garanzie e regolamentazione del mercato delle criptovalute, offrendo un servizio più sicuro e, perciò, puntando ad una clientela di investitori accreditati, ai grossi capitali che fino ad oggi sono rimasti lontani da un mondo fuori controllo. Finchè tra gli exchange non saranno diffusi standard di alto livello, quello delle blockchain rimarrà un mercato riservato a pochi, fatto di volatilità e andamento sconnesso. Secondo quanto diffuso da ICORating, almeno il 32% delle piattaforme soffre di bug nel proprio codice sorgente, bug responsabili, a volte, di perdite di dati e malfunzionamenti. Un recente report, questa volta di CipherTrace, azienda californiana che sviluppa soluzioni per la sicurezza delle blockchain, afferma che nel 2018 sono state rubate da cybercriminali criptovalute per un valore pari a quasi 1 miliardo di dollari. Dato quadruplicato rispetto al 2017, che include solo i furti perpetrati ai danni di exchange o piattaforme di trading.[:]