L’”arte” in portafoglio

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Grande crescita nel mercato dell’arte contemporanea

Il mercato dell’arte contemporanea è in continua crescita: con un fatturato mondiale a + 19%, è tra le forme di investimento preferite dai giovani

Fin dalla notte dei tempi, l’arte ha suscitato profonde emozioni, capaci di elevare l’anima e proiettarla verso l’infinito. Ma Arte non è più semplice ricerca di ciò che è bello. Oggi l’arte è la protagonista del mercato degli investimenti, con una forza economica tale da renderla il settore dei record.

L’arte in portafoglio piace sempre di più: il numero di collezionisti si moltiplica, l’offerta si rinnova incessantemente, gli scambi sono sempre più rapidi e internazionali e il giro d’affari cresce a vista d’occhio.

A mostrarsi particolarmente in buona salute è l’arte contemporanea. Secondo il report 2018 di Art Price il fatturato mondiale registra una crescita del 19% a 1,9 miliardi di dollari, con 66.850 aggiudicazioni (+17%) e un indice dei prezzi in aumento del 18,5%.

In una recente intervista condotta da Wall Street Italia, Sharis Alexandrian, direttore di una delle più famose e affermate gallerie di Londra ed esperto nel mondo delle aste, ha spiegato perché il mercato dell’arte è cambiato negli ultimi decenni. “C’è un cambio di approccio dei nuovi collezionisti: sono molto più giovani rispetto al passato e riescono a raggiungere i mezzi finanziari per avviare un percorso di collezionismo d’arte già in età molto precoce. In particolare i nuovi collezionisti seguono molto da vicino il mercato dell’arte contemporanea e il suo andamento, cambiando la loro collezione o parte di essa frequentemente. Non hanno problemi a rivendere un lavoro comprato qualche anno prima. Il nuovo modo di collezionare, rende l’acquisto dell’opera più vicina a un’operazione di investimento e il mercato più volatile e maggiormente incline a collezionare per tendenza e moda concentrando le vendite sugli artisti economicamente redditizi nel breve termine”.

L’arte antica è attualmente il segmento che soffre di più. Il numero di collezionisti interessati agli antichi maestri, infatti, si è ridotto notevolmente. Questo a causa dei problemi di autenticità delle opere: ci sono stati numerosi casi in cui l’autenticità di un lavoro è stata messa in discussione solo alcuni anni dopo l’acquisizione. Le opere di impressionismo sono invece molto meno soggette a problemi di autenticità e i giovani collezionisti preferiscono l’arte della loro generazione. E così, l’arte contemporanea negli ultimi 15 anni è cresciuta a un ritmo impressionante. Emblematici i 90,3 milioni di dollari pagati a novembre a New York per l’opera ‘Portrait of an artist’ di David Hockney, il valore più alto mai battuto per un artista vivente.

A chi teme che ci si trovi di fronte all’ennesima bolla finanziaria, il senior director di White Cube risponde: “questa non è una bolla in quanto i fattori che determinano la crescita sono diversi da mere ragioni speculative…Il mercato è solido e può contare su una base di collezionisti distribuita a livello internazionale e non concentrata in pochi paesi come nel passato”.[:]