Ue: nuove regole per lo sbarco in Borsa

Quotazione più facile per le Pmi

Quotarsi in Borsa in modo semplice ed economico? Presto sarà possibile. Le novità in arrivo dall’Ue per piccole e medie imprese

Raggiunto l’accordo politico tra Parlamento, Consiglio e Commissione europei: le regole per quotarsi in borsa saranno presto semplificate. Le piccole e medie imprese potranno accedere a mercati regolati rispettando criteri meno rigorosi, che elimineranno alcuni ostacoli e ridurranno i costi.

L’accordo trovato dall’Ue si rivolgerà in particolar modo alle imprese con una capitalizzazione (media) non superiore ai 200 milioni di euro (SME Growth Markets).

“Tenuto conto della loro importanza nell’economia reale”, ha spiegato il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, “dobbiamo fare sì che le piccole e medie imprese beneficiano delle migliori condizioni di finanziamento in modo che possano crescere e innovare”.

Nello specifico, l’intesa prevede la modifica di due regolamenti europei: quello sugli abusi di mercato e quello sui prospetti.

Le società desiderose di quotarsi in modo semplice ed economico non saranno più costrette a stilare le liste dei dirigenti e degli organi a conoscenza di dati economici e finanziari sensibili. Al tempo stesso, se dopo tre anni la società passerà a un mercato di borsa tradizionale, gli oneri saranno alleggeriti.

Secondo l’accordo, nella parte relativa alle contrattazioni, verranno richiesti dei livelli minimi di liquidità, con l’obiettivo di eliminare, se non ridurre al minimo, una volatilità che potrebbe raffreddare l’interesse degli investitori.

Stando alle stime della Commissione europea, la semplificazione del regolamento sui prospetti, taglierebbe i costi aggregati di circa 4,8-7,2 milioni di euro. L’eliminazione degli obblighi relativi alle liste dei dirigenti a conoscenza di dati sensibili, farebbe risparmiare alle PMI circa 2,5-4,9 milioni di euro.

“L’accordo politico (…) è un passo importante per adattare le regole in questo senso. Le misure devono servire ad aiutare le imprese a prosperare (…) senza mettere a repentaglio (…) la protezione degli investitori”, ha commentato Valdis Dombrovskis. Entusiasmo anche da parte del vice presidente della Commissione europea Jyrki Katainen, responsabile del Fondo Juncker, il quale ritiene che la riforma promuoverà l’occupazione e l’innovazione.

All’accordo raggiunto tra l’Europarlamento e il Consiglio seguiranno ulteriori lavori di natura tecnica in vista dell’adozione formale dei documenti finali: quotarsi in Borsa sarà più semplice ed economico solo se l’accordo trovato verrà ratificato da Parlamento e Consiglio Ue prima della fine della legislatura.