GENERALISTI, di David Epstein
Roger Federer scoprì il tennis ormai adolescente, dopo aver sperimentato gli sport più disparati tra cui skateboard, nuoto, ping pong, calcio e badminton; Vincent Van Gogh iniziò a dipingere all’età di ventisette anni realizzando molte delle sue opere più note solo negli ultimi due anni di vita, dopo aver tentato di intraprendere i mestieri più diversi; Duke Ellington da ragazzo saltava le lezioni di musica per disegnare e giocare a baseball, prima di diventare uno dei più grandi compositori americani. L’idea che l’iperspecializzazione precoce sia un vantaggio competitivo, è uno dei luoghi comuni più diffusi della società in cui viviamo. Eppure, analizzando la vita e la carriera di atleti, musicisti, imprenditori e scienziati affermati, David Epstein riesce a dimostrare l’esatto contrario. Nel suo libro Generalisti. Perché una conoscenza allargata, flessibile e trasversale è la chiave per il futuro, da poco pubblicato in Italia da Luiss, il noto giornalista investigativo spiega come una conoscenza allargata, flessibile e trasversale sia la chiave per il futuro. Ritardare la specializzazione in un solo campo per avere l’opportunità di accumulare una vasta gamma di esperienze e prospettive diverse permette di essere persone agili e creative, caratteristiche fondamentali per avere successo in un mondo in continuo cambiamento. Come ha osservato Dean Keith Simonton, psicologo e importante studioso della creatività, “invece di essere ossessionati da un argomento ristretto”, i creativi hanno molti interessi. “Questo ampio respiro spesso favorisce intuizioni impossibili per chi è esperto in un solo ambito”. Una prova? Andando a curiosare nella vita dei premi Nobel, si scopre che gli esperti di maggior successo tengono sempre un piede fuori dal proprio mondo. “In un mondo che incentiva sempre più l’iperspecializzazione, ci servono più Roger: persone che iniziano in modo non specializzato, che vivono esperienze diverse e accolgono vari punti di vista durante il loro percorso”. Perfezionarsi in un solo campo è un limite; trasformare la propria vita in un continuo esperimento, fatto anche di tentativi ed errori, è il segreto per realizzarsi. “Se sei un generalista che sente di essere messo in ombra dai colleghi specializzati, questo libro è per te”, consiglia Bill Gates.