[:it]Meno ore di lavoro e stesso stipendio, ma niente social né pausa pranzo[:]

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Günter Dillig: “Più tempo libero rende felici e produttivi”

30 ore di lavoro invece di 40 e stesso stipendio per i dipendenti di una piccola azienda bavarese. Unica condizione: cellulare spento e nessuna pausa pranzo. L’esperimento, partito lo scorso ottobre, sta dando buoni risultati

Lo stesso stipendio, lavorando due ore in meno ogni giorno. È la ricetta proposta ai suoi dipendenti da Günter Dillig, amministratore delegato dell’azienda Jobroller, una piattaforma online per la ricerca di nuova occupazione in Baviera.

In cambio, due sole regole: rinunciare alla pausa pranzo (concesso un caffè al volo) e tenere il cellulare spento. Nessuna telefonata, nessun post, nessuna mail dal proprio account personale. Se rispettano queste condizioni, i dipendenti possono tornare a casa ogni giorno due ore prima. Dieci ore di lavoro in meno alla settimana.

L’obiettivo che si propone Dillig è aiutare lo staff ad avere un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata. L’idea di avere a disposizione due ore di tempo libero ogni giorno, può motivare i lavoratori a dare di più. Il concetto è semplice: ti concedo più tempo libero se in cambio mi dai concentrazione assoluta durante la permanenza sul posto di lavoro. In nome della massima produttività, è possibile scegliere due turni: iniziare alle 8 del mattino per terminare alle 14 o entrare in ufficio alle 11 per uscire poi alle 17.

Quello che conta, alla fine, è il risultato“, dice Guenter Dillig: “se lavori otto ore consecutive, sei esausto, e gli errori si moltiplicano. Per non parlare di quando arrivi a nove e dieci”. E continua: “Il tempo libero nella vita è il bene supremo. Se i miei dipendenti si divertono di più sul lavoro portano anche maggiori risultati”. Risultati che non sono tardati ad arrivare: da quando è stata introdotta la giornata “breve”, le assenze per malattia e gli errori sono diminuiti.

L’amministratore delegato bavarese non ha dubbi: si tratta di un modello sostenibile dal punto di vista economico. “Vorrei che anche altre aziende avessero il coraggio di tentare questa strada. E per quanto ci riguarda, finché il fatturato è garantito, noi andiamo avanti”.

Anche in Italia i lavoratori apprezzano sempre più il tempo libero, anche più dei soldi. Nella Motor Vallery, culla dell’industria meccanica bolognese, ai dipendenti viene data la possibilità di scegliere fra tempo libero o più denaro in busta paga. Secondo uno studio della Fiom bolognese, la maggior parte dei lavoratori ha scelto di avere più ore a disposizione da dedicare a sé e alla propria famiglia.[:]